IMPREPARAZIONE O MENZOGNA ? Il ViceSindaco Frasson, “scoperto”, scrive falsità ma peggiora la situazione … (peso el tacon del sbrego)

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LE BUGIE DEL VICESINDACO FRASSON

Cari concittadini, nel confermare totalmente quanto il nostro gruppo ha scritto in merito al differente trattamento avuto dal Sindaco Andretta e dal ViceSindaco Frasson ed ai “due pesi e due misure” riservate ai nostri concittadini anche sulle attività produttive in zona impropria, non possiamo non smentire ancora una volta le bugie firmate dal ViceSindaco nel suo volantino, fatto pervenire oggi, in fretta e furia, dopo che è stato scoperto uno dei tanti segreti inconfessabili di questa amministrazione comunale.

Il VICESINDACO scrive testualmente : che le attività produttive situate in “zona impropria” erano state classificate tutte come da trasferire dall’ex Sindaco Zorzo senza menzionare che parecchie attività provenivano dal vecchio PRG dell’allora Sindaco Berno, recepite nel primo P.I. secondo le nuove norme di legge. E’ stata la Giunta Zorzo ad aver dato l’incarico all’Arch. De Nardi di censire tutte le attività che non lo erano state ai tempi del PRG.

PRIMA BUGIA DI FRASSON: l’amministrazione Andretta non ha dato alcun mandato di censire le attività produttive in zona impropria all’Arch. De Nardi ed anche stavolta si prende meriti che non sono suoi … come già tentato sul nuovo medico di base che dovrebbe arrivare ad Onara.

SECONDA BUGIA DI FRASSON:  il ViceSindaco scrive che il vincolo dell’attività da trasferirenon permette nemmeno ai proprietari di fare manutenzione ordinaria ai propri edifici“. Frasson Luca mente ancora, e mente … sapendo di mentire, infatti come riportato nelle Norme Tecniche Operative del Piano degli Interventi approvato da Zorzo e come è ovvio che sia, l’attività da “TRASFERIRE” non comporta alcuna limitazione all’attività in essere. Egli scrive cheZorzo aveva ben pensato di “uccidere” queste attività bollandole da trasferire”. L’attività da trasferire non corre invece alcun rischio: può continuare tranquillamente a lavorare fino a quando vorrà, L’unica cosa che non è consentita è ampliarsi o fare ristrutturazione pesante, proprio perché si trova in zona “impropria” (il termine “improprio” significa, urbanisticamente, che un’attività produttiva od artigianale si trova in una zona urbanistica dove non sarebbe dovuta sorgere, perché zona residenziale o non consona ad accogliere quella attività. Molte sono nate grazie ad abusi poi condonati. Vi richiamiamo a vedere l’elenco del nostro volantino per vedere come è nata quella di Frasson) 

TERZA BUGIA DI FRASSON: Riportiamo cosa diceva la norma ai tempi del Sindaco Zorzo nelle NORME TECNICHE OPERATIVE DEL PRIMO P.I. al punto “32.4 ATTIVITÀ DA TRASFERIRE: Sono le singole attività produttive che presentano motivi di turbativa ambientale o gravi problemi ineliminabili di inquinamento del territorio, per le quali non sono ammissibili interventi edilizi specifici se non finalizzati al loro trasferimento. Sui fabbricati esistenti sono ammessi esclusivamente: – gli interventi di manutenzione ordinaria di cui all’art. 3 comma 1 lettera a) del D.P.R. 380/2001; – gli interventi di sola demolizione. I volumi legittimi esistenti possono essere utilizzati esclusivamente nei limiti delle carature urbanistiche ammesse nella zona specifica.Al contrario di quello che dice Frasson possiamo veder quindi come la manutenzione ordinaria fosse tranquillamente consentita. 

QUARTA BUGIA DI FRASSON: il Vicesindaco, improvvisando ancora una volta, e forse teso perché si è visto “scoperte le differenze” …. dice che “il piano degli interventi gode dei pareri di tutti gli enti preposti, compreso il parere igienico sanitario rilasciato dall’ULSS15, mai richiesto e quindi mai ricevuto del P.I. della precedente amministrazione”. Il Vicesindaco non sa, o fa finta di non sapere, che le direttive regionali per il rilascio del parere citato sono state emanate solo ad Ottobre 2014 dalla Regione Veneto. Ad Ottobre 2014, Zorzo non era più Sindaco ma c’era purtroppo per tutti i cittadini di Tombolo ed Onara il sindaco Andretta con il suo malgoverno.

Il ViceSindaco Frasson si dovrebbe preoccupare di inserire tra le attività da “TRASFERIRE” quella di suo padre e non promettere, dopo essere state scoperte le differenze,  che “TUTTE LE ATTIVITA’ DA TRASFERIRE DIVERRANNO DA CONFERMARE” PERCHE’ CiO’ E’ ILLEGITTIMO E CONTRO LA LEGGE,

INFATTI, riportiamo, per chi fosse interessato all’ambito tecnico-giuridico, cosa scrive sul 2° P.I. del Sindaco Andretta un noto studio legale:

La variante osservata pare talora assecondare puntuali e particolari esigenze premiali, si muove senza una visione organica del territorio, non privilegia l’attuale criterio prioritario della pianificazione (quello volto a privilegiare il recupero dell’esistente) e viola in più punti i parametri normativi. Così ad esempio:

– la disciplina delle attività produttive in zona impropria (per le quali è la previsione di cui all’art.17 comma 2.i LR n.11/2004) viene esplicitata in un unico elaborato con le attività imprenditoriali agricole, per le quali invece la legge regionale 11/2004 riserva altro impianto normativo (art.43);

– si “confermano” quindi impropriamente attività agricole in zona agricola, talora pur mancando titoli autorizzativi delle strutture edilizie esistenti;

– si confermano previsioni ampliative in zona impropria di attività produttive insalubri (di prima e seconda classe), malgrado la previsione di cui all’art.9 NTO Pati lo vieti;

si riclassificano immotivatamente tra le attività da “bloccare” attività che in precedenza erano da “trasferire” (così facendo, tra l’altro, introducendo ovvero, id est, reintroducendo, cioè legittimando ex art.32.3 NTO PI, attività produttive in zona residenziale in violazione dell’art.41 NT PTRC e dell’art.9 NTO PATI, previsioni che escludono l’inserimento, cioè la legittimazione urbanistica di attività produttive in zona residenziale con volumi eccedenti 1001 mc. e superficie di calpestio eccedente mq.251);

– viene violato il disposto del PATI per cui ogni attività produttiva fuori zona deve “essere corredata da adeguata documentazione dello stato di fatto e di progetto”; ecc….

In una parola la variante non pare rispondere in più punti alla sovraodinata disposizione di cui all’art.9 cit.”

NE VEDREMO DELLE BELLE E QUALCHE AMMINISTRATORE VERRA’ CHIAMATO A PAGARE I DANNI DI TASCA PROPRIA. STATENE CERTI.

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